Posts Tagged ‘Palazzo Marino’

1° maggio: Festa dei Lavoratori (?)

Nelle ultime settimane si sta discutendo molto del futuro dei lavoratori di Sea Handling, la società controllata da SEA che si occupa dei servizi a terra all’interno dell’aerostazione.

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La situazione è precipitata dopo che l’Unione Europea, lo scorso dicembre 2012, ha invitato lo Stato Italiano a rientrare in possesso dei 360 milioni di euro trasferiti, più gli interessi maturati.

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A Cesare quel che è di Cesare

“Date a Cesare quel che è di Cesare”. Scusate, amici gaggionauti, se prendiamo in prestito la citazione, ma in questo ultimo mese, anzi più precisamente dal 21 di Marzo, abbiamo assisitito ad uno stravolgimento dei fatti e della verità, che ci ha lasciati con l’amaro in bocca.

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Audizione parte II – Le non risposte di SEA

Quella di ieri, come ha ricordato il Presidente Monguzzi, era la seconda parte della Commissione iniziata lo scorso 21 Marzo. All’ordine del giorno c’era la risposta di SEA su quanto emerso nella Commissione del 21/03, quando si era svolta l’audizione del Comitato Viva Via Gaggio.

Sicuramente la seduta di ieri è stata molto più partecipata da parte dei Consiglieri Comunali di Milano, anche non membri della Commissione Ambiente. Ci ha fatto poi enormemente piacere la presenza di Gianni Confalonieri – in rappresentanza della Giunta Comunale e del Sindaco Pisapia – e di Basilio Rizzo, presidente del Consiglio Comunale di Milano.

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La provocazione prealpina – prima parte

Un Comitato di privati cittadini che ottiene udienza ufficiale a Palazzo Marino a Milano per un’audizione: ve lo immaginate? Bene, noi non solo l’abbiamo immaginato, ma anche ottenuta.

Chi ci segue, qui sul blog e nelle nostre altri sedi virtuali e reali, sa come sono andate le cose. C’è chi invece non lo sa, o – peggio – finge di non sapere.

Non siamo nati ieri: sapevamo che la nostra iniziativa avrebbe generato reazioni di segno uguale e contrario da parte dei “poteri forti”. Poteri forti, ora molto indeboliti, ma pur sempre rabbiosi, là rinchiusi a trascorrere gli interminabili agonizzanti ultimi giorni nell’hangar e a difendere l’indifendibile Master Plan di Malpensa: terza pista più capannonicapannonicapannoni. 

Siccome a noi piace sempre vedere il bicchiere mezzo pieno, cogliamo spunto dalla parzialità con cui il quotidiano locale La Prealpina ha riportato la notizia della nostra audizione, per stimolare una riflessione su chi e come possa manipolare la realtà. La salvezza è non rinunciare al filtro critico della propria intelligenza. La Prealpina, che ha dato grande risalto alla posizione minoritaria di una specie in via di estinzione: i “pro terza pista”, relegando La Notizia, la nostra audizione, in una “breve di cronaca” o giù di lì nella pagina economica. No, non si fa così.

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Contattare Vito Gamberale

Buongiorno. Giorni fa abbiamo annunciato che è nostra intenzione contattare Vito Gamberale. Certo, contattare Vito Gamberale non è così semplice come con il tabaccaio del centro, eppure noi ci proveremo, magari scrivendo una lettera aperta proprio su questo blog. Gira e rigira, la domanda sarà una e una sola: caro dottor Gamberale, Lei che sta investendo così tanto nell’acquisto nelle azioni di Sea, che cosa ne pensa del disastroso Master Plan presentato nel Maggio 2011? Che ne pensa della terza pista malpensata più capannonicapannonicapannoni, che distruggerebbe trecentotrenta ettari di Parco del Ticino? Quanto ci piacerebbe che Vito Gamberale ci rispondesse, passeggiando con noi nell’area di brughiera di Via Gaggio. E poi lo porteremmo nella zona fantasma di Lonate Pozzolo, l’area delocalizzata. L’ampliamento dell’aeroporto creerebbe altri scempi analoghi: la distruzione non solo di una terra, ma anche di una comunità. E il passo fra delocalizzazione e deportazione è così breve.

Nel frattempo – ieri, la pubblicazione – l’Espresso si è occupato di Malpensa, di Vito Gamberale, del Comune di Milano [LEGGI]. Già dal titolo, “Milano, aeroporti sotto inchiesta”, si capisce che c’è qualcosa di poco chiaro. L’Italia, di cose poco chiare, è piena zeppa. È piena zozza. Mattia Calise, consigliere comunale di Milano – capogruppo del M5S – e grande amico di Viva Via Gaggio, esterna così sulla sua pagina Facebook: «il sistema Penati saltò fuori per caso. E la storia potrebbe ripetersi a Milano per l’assalto al Bene Comune SEA Aggiorno pertanto – ma solo nei dettagli – il tweet del 3 settembre 2011: “Data un’operazione sgradita ai cittadini ma sostenuta dai partiti, controllando si trova il marcio” (Calise’s postulate!!!)»  Alla lettura dell’articolo, il nostro amico gaggionauta Massimiliano su Facebook ha commentato: «Vi ricordo che uno di nome Fantozzi non ricevette nemmeno emissari venezuelani che con denaro contante volevano incontrarlo per prendersi l’ALITALIA così come era, debiti compresi».  E ancora: «Il problema non sono le persone come Vito Gamberale che da 40 anni sanno come muoversi in certi ambienti e per questo ancora sono lì, il problema è l’ambiente che non favorisce il fatto che insieme a Gamberale si presenti anche un Mr. Smith a discutere se si può investire o meno in qualunque cosa in Italia». La chiosa di Massimiliano è impietosa: «Dico solo che il settore è da abbandonare, sia trasporto civile che merci non produrranno mai utili rapportabili agli investimenti. Costruire nel paese più antropizzato del mondo dopo la CINA altri metri cubi di cemento, anche se senza oneri… Che senso avrebbe a livello imprenditoriale? Uno soltanto purtroppo».

Come scrivevamo ieri, in questo periodo davvero non si riesce più a stare al passo con le notizie sulla Malpensa e terza pista, pubblicate sui mezzi di informazione. Fra i tanti, vi proponiamo un articolo particolarmente interessante dal titolo: “Pisapia, non ha senso svendere Sea per comprare tram” [LEGGI], pubblicato su un sito dal geniale titolo linkiesta.it

Per il resto, ferve l’organizzazione delle nostre attività. Sicuramente l’evento più importante è l’audizione di VivaViaGaggio a Palazzo Marino, il 21 Marzo. Manca veramente poco e stiamo mettendo a punto l’intervento.

C’è poi l’evento del 25 Marzo in Via Gaggio, la proiezione di foto e video sul Parco del Ticino. La macchina della pubblicità è già iniziata. Aiutateci a divulgare il più possibile la notizia, magari stampando il volantino e affiggendolo in una bacheca pubblica di vostra conoscenza.

Per tutte le altre iniziative, vi rimandiamo alla pagina degli appuntamenti.

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