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Tu vuo’ fa’ l’americano

Cult of personality:

Pathetic!

La foto è tratta dall’articolo, pubblicato su VareseNews,  «Bonomi: “Malpensa cresce, ma meno del 2010″» di Roberto Morandi.
I Believe“, si legge sotto il faccione del Presidente Sea. Vorremmo proprio sapere in cosa believe, crede, l’Avvocato Presidente. Solo un avvocato potrebbe metterci la faccia per difendere una causa persa – e irricevibile – come la distruttrice e cementificatrice espansione dell’aeroporto.
WE BELIEVE che il Masterplan di Malpensa sia irricevibile per il territorio. E sono sempre più numerose le persone, le aziende e le istituzioni che la pensano così.

Gli ultimi giorni nell’hangar trascorrono nella disperazione più cupa. E i convegni nel grandhotel, le diapositive col faccione e con l’ “I Believe” (tu vuo’ fa’ l’americano…) non risollevano di molto il morale.

Noi continuiamo a batterci per la difesa del nostro territorio, perchè non venga distrutto questo e molto altro:

Un territorio che deve continuare a essere un bene di tutto e non una proprietà privata di Sea – Societa Esercizi Aeroportuali di Malpensa.

BASTA, NON CI VADO PIÙ

Sala piena a Nosate e tanta, tantissima attenzione da parte del pubblico.

Basta, non ci vado più. Dove? Come dove? Non vado più alle serate che parlano della Terza Pista di Malpensa. Non ci vado più, perché sono stufo di prendere rabbia. Qua non c’è storia, non c’è discussione, non c’è dibattito. Anche un bambino capirebbe chiaramente che il progetto della Terza Pista di Malpensa non sta in piedi. Da qualunque parte lo si giri, davvero non sta su. Allora? Allora le ipotesi sono due: o tutte le persone che intervengono a quei dibattiti, coloro i quali citano e mostrano leggi, grafici, tabelle, sono degli impostori e dei farabutti, oppure… oppure… oppure… ecco: oppure.

 

…oppure, diciamo così, c’è qualcosa che non va dall’altra parte. C’è qualcosa che non va dalla parte di Roberto Formigoni, c’è qualcosa che non va dalla parte di Raffaele Cattaneo (contemporaneamente e conflittualmente Assessore Regionale delle Infrastrutture e membro del Consiglio di Amministrazione di Sea), c’è qualcosa che non va dalla parte di Giuseppe Bonomi e di Davide Boni.

Se i Sindaci, gli Assessori, i Consiglieri Comunali, gli esperti nei vari settori ingegneristici, urbanistici, economici, ambientali, se tutta questa gente che parla per ore dell’assurdità della terza pista – e del polo logistico annesso – dice il vero, allora c’è da precipitarsi sotto il palazzo della Sede della Regione Lombardia e pretendere l’arresto dei piani industriali della SpA Sea. Se quello che dice tutta ‘sta gente contro la terza pista è vero, significa che i sostenitori di questa folle opera non sarebbero degni nemmeno di amministrare la scala di un condominio, figuriamoci un Comune, una Provincia, una Regione! E gli indecisi? Anche gli indecisi… oppure quelli del ormai-è-tardi-ora-dobbiamo-trattare, ma trattare cosa? Come si fa a dialogare quando uno parla cinese e l’altro parla swahili. Il traduttore di google non aiuterà di certo. Come si fa a trattare, permettendo così che precipiti addosso un macigno mortale? Trattare per come scavarsi la fossa? No, grazie.

Grazie a Nosate, grazie all’amministrazione e ai ragazzi di Nosate che volontariamente animano i banchetti locali di raccolta firme. VivaViaGaggio è debitore nei confronti di così tante belle persone, che hanno creduto in noi prima di altri. E senza mai nemmeno essere sfiorati dall’idea di pronunciare la temutissima parola impronunciabile: la strument— . Ecco – vedi? – non riesco mai.

Un’amica, su Facebook, ha così commentato la serata:
«Ho ascoltato e guardato, numeri e parole:
più sai, più provi sofferenza e rabbia per l’insensatezza,
più dai anima alle tue intenzioni,
più condividi,
più procedi senza sosta! »

…e in ultimo, ecco l’incontro con l’esperto:

UNA MEDAGLIA D’ORO PER L’ITALIA

Un'istantanea della presentazione milanese del libro di Via Gaggio. Presente il co-autore Luciano Turrici.

La battaglia contro la terza pista è complicata. La difficoltà prima? Non sapere chi la voglia. Nessuno ha il coraggio di dirlo. Le dichiarazioni di Roberto Formigoni, Raffaele Cattaneo, Davide Boni sfiorano il ridicolo. Politichese purissimo. Per non parlare poi di quelle del presidente avvocato, difensore dell’indifendibile terza pista, di nulla utilità pubblica ma… «la terza pista è la scusa: la terza pista è il metodo per compiere investimenti immobiliari». Chi lo ha detto? Un eco-invasato, esponente del partito del no, fautore del ritorno al carretto e cavallo. Nossignori: il virgolettato è dichiarazione di Danilo Rivolta, assessore al Territorio del Comune di Lonate Pozzolo e segretario locale del Popolo della Libertà, lo stesso di Roberto Formigoni, sponsor politico dell’innominabile, e di Letizia Moratti, sindaca del Comune di Milano, azionista di maggioranza della SpA che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate. Grande Danilo Rivolta! Per noi queste dichiarazioni non sono nuove. Ben prima che il suo partito qua a Lonate Pozzolo si chiarisse le idee, Danilo Rivolta ha esclamato «Viva Via Gaggio!» a gran voce. Spiegandoci anche il perché. E l’Assessore Rivolta sa molte più cose di quelle che ha detto: si è ancora controllato!

Nessuno osa pronunciare la parola terzapista. Se l’arrampicata sui vetri fosse uno sport olimpico, ci sarebbe di sicuro una medaglia d’oro per l’Italia. O per la Padania, in caso di secessione. «Sviluppo di Malpensa ascoltando il territorio» è la balla del politichese ora in voga. Il rispetto per il territorio si è dimostrato, sbattendo le porte del Consiglio Regionale a Volandia in faccia ai cittadini. Se lor signori ascoltassero il territorio, udirebbero un coro di insulti sdegnati, di frasi rabbiosi e denunce di assurdità.

«Vi stimo per quello che state facendo per tutta la comunità non solo lonatese», ci scrivono via mail a vivaviagaggio@gmail.com

I favorevoli all’espansione eco-killer di Malpensa da chi sono ringraziati? Quali sono i poteri forti che vogliono la terza pista? Venissero in Via Gaggio, venissero! Resterebbero ammutoliti. Hanno il coraggio? Chi li conosce, li inviti. Magari i loro stessi colleghi di partito.

La mobilitazione intanto cresce. Sarà un porta a porta. Questa è un’emergenza. Emergeremo noi, affonderanno i folli piani di distruzione della brughiera e della storia di una comunità. Ritirino i piani di terza pista. E i loro fautori chiedano scusa, al più presto.

LEGA NORD DI LONATE POZZOLO, GRAZIE!

Dall’inizio andiamo dicendo che VivaViaGaggio ha interesse molto più che locale: Internazionale è l’Aeroporto di Malpensa, Internazionale è l’eco del disgusto contro i propositi di terza pista e di polo logistico annesso, che spazzeranno via trecentotrenta ettari di brughiera, che distruggeranno la storica via Gaggio, che deporteranno centinaia di persone in frazione Tornavento, la gemma del Comune di Lonate Pozzolo, un paradiso che ora comincia ad avvertire il fuoco dell’inferno.
L’azione di VivaViaGaggio è internazionale, sì, ma a Lonate Pozzolo acquista una dimensione particolare. Se per i Comuni vicini l’espansione dell’aeroporto (che fermeremo) vorrebbe dire disagio, per Lonate Pozzolo significherebbe disastro. Lonate Pozzolo verrebbe colpita al cuore, morirebbe nella sua identità di Comune autonomo, si trasformerebbe in una malpenseria. A quel punto, venissero il presidente avvocato (difensore lautamente retribuito dell’indifendibile terza pista) e il consiglio di amministrazione della Sea a rappresentare i sudditi dello Stato Libero di Sea.

Ieri nel Comune autonomo di Lonate Pozzolo è stata discussa la mozione sull’Ecomuseo di Via Gaggio. VivaViaGaggio non è solo protesta, ma anche proposta. Ieri, il punto più alto della nostra azione. VivaViaGaggio ha contribuito a rompere gli schemi logori del muro-contro-muro fra movimenti e istituzione. VivaViaGaggio sa dialogare. E sa anche scrivere il testo di una mozione. L’abbiamo affidato ai capigruppo consiliari, i quali l’hanno inserito all’ordine del giorno.

Ci sarebbe tanto piaciuto che la mozione fosse stata approvata all’unanimità e così – clamorosamente – è stato. Fino a dieci minuti prima della votazione la Lega Nord aveva dichiarato la propria astensione. Sul tema Malpensa, per loro le difficoltà di scindere l’interesse dei cittadini del territorio coi non-ordini-ma-caldi-inviti di scuderia sono forti. L’avvocato presidente, uomo vicino alla Lega Nord, non impone niente a nessuno, ma dialoga molto con i rappresentanti locali della Lega Nord. E, facendo gli interessi di Sea (lui è pagato per questo e fa benissimo il suo mestiere) e non del territorio, spesso li convince. Bene: dopo una sospensione di dieci minuti dell’assemblea si è trovato un testo comune, che è stato bene a tutti. Il testo sarà disponibile a breve. Il senso è: avanti tutta per l’istituzione dell’Ecomuseo di Via Gaggio!

Siamo particolarmente contenti per noi ma soprattutto per la Lega Nord di Lonate Pozzolo, che così si riallinea al pensiero dei suoi elettori. I suoi elettori che, dichiarandosi leghisti, firmano il nostro appello, sposano la nostra causa, ci sostengono in tutti i modi. La nostra azione – ormai è chiaro – non ha niente a che vedere coi partiti. E chi ci ha messo delle etichette addosso, si è ritrovato quell’etichetta sulla bocca, perché potesse tacere e riflettere. Più di duemila firme sono già una risposta. Da noi firmano imprenditori e operai, fascisti e comunisti, immigrati (dal sud d’Italia o del mondo) e originari da sempre di queste terre. Se, però, volessimo trovare a tutti i costi una somiglianza con questo o quel movimento, è proprio la Lega Nord che ci viene in mente: pensa al gazebo, pensa alla difesa del terriorio e alle identità culturali, pensa alla tutela dei cittadini contro lo strapoteri forti, con l’Europa irrispettosa e omologatrice.

Siamo contenti, come no, anche perché la Lega Nord di Lonate Pozzolo, pur distantissima dalle nostre posizioni, pur promotrice di un dialogo con la Sea (ma come si fa a trattare con chi vuole maltrattare e ammazzare un territorio?), ha sempre usato delle parole gentili nei confronti di VivaViaGaggio. Un ringraziamento particolare per Armando Mantovani, lonatese di Lonate, col quale abbiamo molto dialogato da sempre e non si è mai sottratto al confronto. Armando Mantovani ha a cuore Lonate Pozzolo e Via Gaggio anche più di noi. L’abbiamo sempre saputo. E ieri l’ha finalmente dimostrato anche da uomo Lega dai tavoli del Consiglio Comunale. Ora, nel nome dell’Ecomuseo, sappiamo di poter sposare una causa comune. Che la luna di miele continui. Auguri e figli….gaggi!

PANE&TERZAPISTA

Pamela&Diego, ieri. Viva Via Gaggio e VIVA GLI SPOSI! Foto: © 2010 Walter Girardi

Gaggionauta, buongiorno e buon lunedì!

Hai per caso buttato un occhio in Facebook? Abbiamo superato quota 1600. Pazzesco, vero? Milleseicento persone che disgustano i progetti espansionistici della società per azioni SEA-Aeroporti Milano, presieduta dall’Avvocato Giuseppe Bonomi. Solo un avvocato potrebbe metterci la faccia per difendere l’indifendibile terza pista e polo logistico annesso. Davvero in pochini-pochini lo scenario futuro voluto da Sea piace. La voce dei cittadini davvero non conta niente?  «SEA affronta la questione terza pista con l’apparente sicurezza di riuscire ad ottenerla, ma non prende in nessuna considerazione i molti probeli seri che ci sono, a partire dal devastante impatto ambientale sull’area che ha come centro il Parco del Ticino. Non possiamo assolutamente permettere che cio avvenga». Così scrive Antonio Andreola e tutti noi siamo d’accordo.


Sono d’accordo anche molti rappresentati del mondo politico del varesotto, dell’altomilanese e del novarese. Da un po’ di tempo a questa parte, anche chi nelle recenti campagne elettorali non aveva speso nemmeno una parola sullo scempio prossimo minacciato da Malpensa, ora pare vivere a pane&terzapista. Consulta a tal proposito la preziosissima rassegna stampa, fornita gratuitamente dal blog dei Democratici Uniti di Lonate Pozzolo. Il detto meglio tardi che mai è valido in ogni occasione, soprattutto in questa.
Sul fronte Censimento Fondo Ambiente Italiano, via Gaggio è stabile al settimo posto in Italia, prima area nazionale in assoluto. Gli occhi di tutta Italia sono puntati sul presidente avvocato e su Regione Lombardia, che pare così smaniosa di spalleggiare i propositi espansionistici della S.p.A. I voti per Via Gaggio sono stati finora 1097, ma ne servono molti di più per essere certi di rimanere dei primi dieci, nella prima pagina, fra i luoghi da salvare. Nel caso di via Gaggio, da salvare da morte certa.

Il fine settimana, qui in zona ViaGaggio, è stato caratterizzato dal maltempo: niente banchetti di raccolta firme. L’attività di WVG è però proseguita incessante anche ieri. Oggi non farà differenza. Sono previsti dei contatti molto interessanti con degli addetti ai lavori del settore aeroportuale. Persone che, proprio perché addentro, non possono tacere il disgusto di fronte a quanto sentono e vedono.

Ricordiamo anche il primo appuntamento con la PolisportVivaViaGaggio. Dopodomani alle sette di sera ci troviamo all’inizio del bosco di Via Gaggio, sponda Lonate Pozzolo. Per un’oretta, chi vorrà farà una corsetta di allenamento. Altri pedaleranno, altri ancora cammineranno. Alle otto ci si ritrova e ci si ristora assieme. Semplice semplice, né più né meno, un altro modo per stare insieme e abitare Via Gaggio. Trasformare l’evento di un giorno in appuntamento fisso è l’obiettivo.

Ricordiamo il convegno di Daverio di questa sera. WVG ci sarà e sarà possibile firmare la nostra petizione.

In soli due giorni dalla pubblicazione, due giorni del fine settimana e quindi abitualmente meno trafficati rispetto agli altri, il video di Gianluca Ariete, ex lavoratore Sea Handling e ora vuoto a perdere, ha raggiunto le 204 visite. E molte altre ne raggiungerà. L’orrore del precariato istituzionalizzato lì ritratto non è passato inosservato.

 

PolisportVivaViaGaggio!

Il corpo, come Via Gaggio, si protegge, non si distrugge. Un buon modo per proteggere il corpo è restare in movimento. Per questo motivo, Mercoledì prossimo alle 19 invitiamo tutti gli amici di WVG per il primo dei tanti appuntamenti della PolisporVivaViaGaggio. Il ritrovo è fissato all’inizio del bosco di Via Gaggio a Lonate Pozzolo. Chi vuole, corre; chi preferisce la bici, pedala. Chi vorrà solo camminare, potrà farlo. Partenza alle sette di sera tutti assieme e sempre tutti assieme ci si ritrova alle 8 per un mini-ristoro finale.

Intanto su Facebook le discussioni si succedono a un ritmo vorticoso. Fra i tanti commentatori, è intervenuto ieri il Consigliere Comunale Giacomo Buonanno. Ecco il suo stimolo:  «il rapporto MITRE dice che le due piste a 800m di distanza potrebbero essere utilizzate in maniera indipendente senza ridurre la sicurezza (!!!). Basta che ENAC si uniformi alle normative della FAA (USA) invece che alle raccomandazioni ICAO (EU). Perché ENAC preferisce “spianare” l’area del Gaggio invece che studiare …e proporre modifiche alle norme?». Chiederemo.

Il conto degli amici Facebook è arrivato a quota 1570, con ventidue nuovi ingressi nelle ultime ventiquattro ore.
Nel censimento del Fondo Ambiente Italiano sui Luoghi del Cuore, luoghi da salvare, Via Gaggio si conferma celebrità nazionale con il suo sesto posto nazionale a quota 1063 voti, prima area naturale in assoluto. Gli occhi di tutta Italia sono puntati sullo scempio prossimo venturo (che non avverrà), il Presidente di Sea Giuseppe Bonomi – non a caso un avvocato, per mestiere pronto a difendere anche l’indifendibile, perché tutti hanno diritto a una difesa – dovrà spiegare all’Italia intera la vergogna di una grande opera devastante e distruttrice.

La prima parte della videochiacchierata con Angelo Giani è stata molto vista e molto commentata. Riporteremo anche qua degli stralci di discussione. Ecco ora la seconda parte. L’avvertenza è sempre la stessa: se vivi in zona Malpensa e vuoi continuare a dormire tranquillo, NON guardare questo video.

IL PRESIDENTE AVVOCATO

La stampa locale parla di noi quasi ogni giorno. La Prealpina, La Provincia di Varese, VareseNews, Il Giorno danno copertura delle nostre iniziative e di questo siamo grati. Sia ieri che oggi si è raccontato della nostra lettera a Letizia Moratti. Lettera, inviata il 25 Marzo 2010 – prima ancora della costituzione del Comitato – e alla quale non si ottenne mai risposta. Pochi giorni fa l’abbiamo pubblicata sul blog; Matteo Bertolli (Prealpina) e Filippo Facco (La Provincia di Varese) hanno ripreso il contenuto della missiva. Ora dovremo davvero andare a trovare la Signora Sindaca per consegnarle l’invito a camminare in via Gaggio.

Pensavo ieri al presidente della SEA-Aeroporti di Milano, l’Avvocato Giuseppe Bonomi. E l’attenzione è andata ieri sul titolo di avvocato. Sì,  avvocato. Avvocato è la chiave di tutto. Solo un avvocato potrebbe difendere una cliente tanto difficile e contraddittoria come la Signorina Terza (di nome) Pista (cognome). Una Terza Pista – e polo logistico conseguente – che in tanti, tantissimi, criticano. Non solo e non tanto gli ambientalisti retrogradi e gli amministratori irresponsabili che non trattano con mamma Sea, ma gli addetti ai lavori e al settore aeroportuale.

Quello che in pochi sanno è che Bonomi, Giuseppe Bonomi, l’Avvocato Giuseppe Bonomi, prima di essere a libro paga Sea è stato a libro paga del Comune di Lonate Pozzolo, difendeva il Comune di Lonate Pozzolo nelle sue cause legali. Lo faceva molto bene, a quanto pare. Così come sta facendo molto bene il suo lavoro adesso. Un tempo Giuseppe Bonomi difendeva Lonate Pozzolo; ora, con i piani di terza pista e del polo logistico, tenta di distruggerla. Perché una Lonate Pozzolo mutilata dei suoi due luoghi più belli (Via Gaggio e Tornavento) muore. Morirà Lonate Pozzolo, così come la conosciamo adesso; nascerà un malpensificio. Noi siamo qua per sostituire il tempo futuro con il condizionale. Non deve succedere!

L’Avvocato ha cambiato cliente, ha avanzato di carriera. Ora guadagna molto ma molto di più. Per un venditore, il cliente ha sempre ragione. Per un avvocato, ancora di più.

Regione Lombardia, Stato Italiano: impedite lo scempio e potenziate Malpensa nel suo recinto attuale di 900 ettari, con le due piste che ha. Il territorio ha già dato, non c’è soldo, non c’è briciola avvelenata che tenga.

Malpensa lasci vivere Lonate Pozzolo. E, come Lonate Pozzolo, tanti altri Comuni qui attorno.

WVG INTERNATIONAL

Foto: © 2010, Comitato WVG

VivaViaGaggio è un grido di battaglia e la sua eco si spinge ben oltre i confini di Lonate Pozzolo (VA).

A Lonate Pozzolo VivaViaGaggio è nata, sì, ma da subito si è puntato sul carattere intercomunale, interprovinciale, internazionale della brutta storia della terza pista. Internazionale è l’aeroporto, internazionali siamo noi! Che la terza pista sia letteralmente assurda – da un punto di vista non solo ambientalistico ma anche economico – non lo dicono solo… aspetta, come ci chiamano? Ambientalisti retrogradi, oppure irresponsabili, oppure ancora difensori del proprio orticello. Ecco, no: a denunciare la follia distruttrice della terza pista di Malpensa e di tutto quello che verrà sono lavoratori dell’aeroporto di Malpensa, che da dentro ben si accorgono di quel che non va a livello gestionale all’interno del sedime. Sono piloti di aerei di linea. Sono professionisti del mondo della finanza. Li incontriamo ai banchetti della raccolta firme, ci scrivono le email. Sono indignati.

Indignati sono anche rappresentanti del mondo politico. Rappresentanti del mondo politico, anche dello schieramento che caldeggia la grande opera. Eh sì, in casa Lega Nord e PdL il fronte non è compatto, sia a livello locale che nazionale. Che a livello locale non sia compatto, si è avuto prova con la presa di posizione, avversa alla terza pista, del PdL di Lonate Pozzolo e della Lega Nord di Nosate (MI).

A manifestare la tensione all’interno del fronte terza pista sono proprio le dichiarazioni del ricco presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, che – da buon avvocato – ce la mette tutta per difendere la bontà di un’operazione che di buono ha poco-niente. L’Avvocato Bonomi che motivazioni adduce per difendere la sua cliente, Signora Terza Pista (Terza di nome e Pista di cognome)? Dice che a parità di numero di voli, la terza pista ridurrà il rumore. Ah sì? Si costruisce la terza pista per ragionare su un numero di voli uguale a quello attuale? E i numeri mirabolanti strombazzati poco tempo addietro? Dove sono i quarantacinque milioni di passeggeri? L’Avvocato Bonomi, con siffatta fragilità di argomentazioni, si è esposto al pubblico ludibrio.

Tira aria di fine settimana e Viva Via Gaggio ritorna in piazza, o comunque in strada. Domenica prossima ci facciamo in tre: sempre nel pomeriggio, si potrà firmare a Lonate Pozzolo in piazza S.Ambrogio, a Vanzaghello e nel consueto  presidio di Via Gaggio. Si ricorda di venire muniti di documento di identità.
Vuoi attivare anche tu un banchetto di raccolta firme nel tuo Comune? Contattaci, scrivendo a vivaviagaggio@gmail.com
Dobbiamo arrivare al più presto all’obiettivo delle 10.000 firme!

I numeri di oggi: gli amici Facebook sono diventati 1.470. Nelle ultime ventiquattro ore, sono stati aggiunti 37 nuovi amici.
Nel Censimento del Fondo Ambiente Italiano, Via Gaggio è sempre 4° posto in Italia, prima area naturale in assoluto. Via Gaggio ora vanta 963 voti.  Il terzo posto è a quota 1125, il quinto posto si sta minacciosamente avvicinando a grandi falcate e ora dista di soli 49 voti. Il rapporto tra VivaViaGaggio e Fondo Ambiente Italiano è molto stretto, il F.A.I. è un amico vero di Via Gaggio e di chi ama quella incantevole strada di brughiera.

IL DISGUSTO – PARTE II

…e la propaganda di regime.

Radiogiornale di Radio Rai 1 di oggi: sentito? Servizio su Malpensa, parla Bonomi, il ricco avvocato e presidente Sea, uomo vicinissimo alla Lega Nord. Parla Bonomi e solo lui: «A parità di numero di voli, il rumore sarà minore». Come no: si vuole costruire la terza pista, per mantenere inalterato il numero di voli. Certo. Il giornalista riporta poi i nomi dei vari rappresentanti politici, intervenuti a Volandia per preparare il Consiglio Regionale del 22 Giugno. I toni sono trionfalistici per la grande opera che verrà. Nemmeno un accenno per la devastazione ambientale che terza pista e polo logistico comporteranno. Nemmeno un accenno alle tante voci di dissenso del territorio, nemmeno un accenno alla distruzione di trecentotrenta ettari di brughiera.

«MI SENTO “LEGGERMENTE” PRESO IN GIRO»

Il banchetto di ieri a Tornavento in piazza Parravicino. Foto: © 2010 Comitato WVG

Ecco i caldi numeri:
Raccolta firme:
– mattina in Piazza  S.Ambrogio a Lonate: 132 maggiorenni, 16 minorenni
– pomeriggio in Via Gaggio a Tornavento: 62 maggiorenni, 9 minorenni
– pomeriggio in piazza Parravicino a Tornavento: 57 maggiorenni, 4 minorenni

Totale di giornata: 251 maggiorenni, 29 minorenni
Totale complessivo al 06/06/2010: 1022 maggiorenni, 91 minorenni
(altre firme sono state raccolte in postazioni indipendenti e non sono ancora stati conteggiati nel totale, quindi il numero è maggiore di quello indicato qua).

Amici Facebook: 1391 (21 nuovi amici solo ieri)
Censimento nazionale F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano) sui luoghi del cuore: 930 voti, 4° assoluti in tutt’Italia, 1° area naturale.

Quello che i numeri non dicono è la marea montante di rabbia e indignazione per l’assurdo ampliamento di Malpensa. Assurdo da un punto di vista del progresso, del benessere collettivo, del sistema aeroportuale italiano. A esprimere dissenso e indignazione non sono i soliti eco-invasati™, ma sono lavoratori di Malpensa, sono piloti di aereo, sono operatori di borsa.

Ecco una chicca, proveniente via mail da operatore del settore aeronautico, un pilota di una notissima compagnia aerea. Dice testualmente: «credo di capirci un po’ di questioni aeronautiche e quando Bonomi & co. dicono che la terza pista è indispensabile mi sento “leggermente” preso in giro. I modi per aumentare il traffico a Malpensa ci sono e l’ultimo è quello di costruire una 3° pista.». Il pilota ci ha scritto anche dell’altro, che ci teniamo per noi. C’è un tempo e un modo per ogni cosa. Allora, la grande opera della terza pista è l’esaltazione del benefico sviluppo per il territorio e per il sistema oppure è l’esaltazione della manifesta incapacità dei suoi ideatori e sostenitori? Il dubbio cresce.

La S.p.A. SEA metta pure in atto i suoi piani industriali che ha in mente. La Regione Lombardia li avvalli pure. Le contraddizioni, però, stanno emergendo. E noi continueremo a esaltarle. Gli occhi di tutt’Italia ora osservano. E sono iniettati di speranza.

VIVA VIA GAGGIO!

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