Non so come incominciare… ancora non mi vengono le parole.
Ero li, non ho fatto apposta, e riparto, dopo il violento temporale e un riparo di fortuna, con nella testa sentimenti contrastanti.
Mi spiace sicurametne per i danni che ha fatto la grandine, (chicchi prima grossi come nocciole poi come albicocche) ma adesso c’è già il sole che filtra tra gli alberi crivellati da vere e proprie sassate: la strada è un letto di foglie e di biglie bianche.
E’ una brughiera unica che mi appare, avvolta dalla nebbia, tagliata da lame di luce, quasi un paesaggio da pittori romantici dell’800.
La nebbia si è formata perchè la terra ha ceduto calore all’atmosfera e la temperatura più fredda dell’aria ha fatto condensare l’umidità ancora presente dopo il temporale.
… Ehilà c’è qualcuno ?!?
Delle ombre spuntano dalla foschia in Via Gaggio: ci salutiamo come naufraghi scampati a un fortunale.