LETTERA APERTA ALLA PRO LOCO DI LONATE POZZOLO

Lettera aperta

 

Spett.le Pro Loco di Lonate Pozzolo,

a scanso di ulteriori equivoci, come Comitato Viva Via Gaggio riteniamo opportuno precisare alcune considerazioni da noi sollevate in merito alla serata da Voi organizzata, sia prima della stessa che dopo.

La questione del fuori tema, potrebbe essere solo una semplice “visione diversa”. Ma rimane il fatto che quando si pubblicizza la procedura di VIA in un volantino, si dovrebbe forse dedicare più tempo per spiegare, come e in che modo, fare le osservazioni, che valore hanno le osservazioni; il massimo sarebbe stato magari presentare o accennare brevemente le osservazioni di chi si pone con l’obiettivo di sfruttare le potenzialità di partecipazione che offre uno strumento come la VIA, come avviene nel quasi 100% dei casi delle serate dedicate a questo argomento.

È vero che non ha senso presentare tutta la normativa, ma è altrettanto vero che concentrarsi sul Rapporto Ambientale (cosa dovrebbe contenere, a cosa serve, qual è il suo scopo etc.) relativamente al progetto terza pista è una cosa fattibile, così come analizzare e argomentare sugli impatti previsti e prevedibili dalla realizzazione della terza pista (inquinamento acustico, consumo di suolo, effetti sull’interazione uomo-natura, effetti sul patrimonio culturale etc.)

Parallelamente, sarebbe stato opportuno,  per completezza di informazioni, comunicare o “accorgersi” che rispetto al Master Planning di SEA, più volte richiamato, la normativa è stata ulteriormente modificata.

Quanto alla questione “relatore”, è fuor di dubbio che si è creato (volutamente?) un alone di mistero, su chi dovesse intervenire a questa serata, soprattutto se collegato alle dichiarazioni di alcuni uomini della Pro Loco fatte nei giorni antecedenti la serata; dichiarazioni fatte direttamente al nostro gazebo!

Quanto alla famosa domanda, a cui non abbiamo ricevuto ancora risposta, ci teniamo a precisare che rispetto ad alcune nostre frasi o ad alcuni nostri slogan estrapolati dai loro contesti, è facile dare delle interpretazioni fuorvianti circa il pensiero, che in maniera coerente stiamo portando avanti dal mese di Gennaio.

“W Malpensa fino a Via Molinelli”, per esempio, è riferita a chi sin dall’inizio ci ha dipinti come “quelli che vogliono chiudere Malpensa”, cosa che non corrisponde assolutamente al vero e che ci hanno “volutamente” messo in bocca. L’interpretazione invece data da voi ci fa passare per quelli che sostengono uno sviluppo “insostenibile” con le due attuali piste, salvando così Via Gaggio.

Questa è una “vera manipolazione” della nostra frase, ricollocata ad hoc in un contesto diverso! Fatta con l’intento, magari recondito, di mettere in cattiva luce il comitato, poiché saremmo visti come quelli che per salvare Via Gaggio “condannano” alcune zone di Lonate Pozzolo e di S. Antonino, visto che secondo le vostre ipotesi sarebbero le vittime dello sviluppo su due piste di Malpensa.

Noi non abbiamo mai e poi mai sostenuto questa ipotesi, poiché se vi foste presi la briga di leggere il testo del nostro appello, quello che facciamo sottoscrivere ai nostri banchetti trovereste questa frase:

“Chiediamo inoltre che vengano attivate, tutte le procedure previste da leggi nazionali ed europee, come la VIA e la VAS unici strumenti idonei a stabilire il limite dell’operatività aeroportuale, per rendere Malpensa compatibile con il territorio.”

Tradotto: usiamo gli strumenti (VIA e VAS) per capire e stabilire una volta per tutte, quanto il nostro territorio è capace di sopportare in termini di impatto ambientale, poiché è l’aeroporto che deve essere compatibile con il territorio e non viceversa.

La questione “essere favorevoli alla Via Gaggio o essere contrari alla terza pista” è prima di tutto una questione di razionalità. Terza pista e Via Gaggio non possono esistere entrambe nello stesso momento,poiché una esclude l’altra.

Questa è una storia a sé.

Poi in un secondo tempo si deve ragionare, attraverso gli strumenti previsti per legge come e in che modo l’aeroporto si deve conformare al territorio. Un limite di passeggeri da non superare, un corretto uso delle piste, usando per gli atterraggi la pista n° 2 e non la pista °1, così come potenziando la rete di misurazione degli inquinamenti acustici e derivanti da gas di scarico degli aerei.

Un’ultimissima critica: parlare solo in inquinamento acustico è fortemente limitante. Non che questo non esista, ma c’è un inquinamento molto più pericoloso per la salute umana, su cui non si può rimanere in silenzio ed è quello derivante dall’inquinamento prodotto dai gas di scarico degli aerei, inquinamento esistente sia in fase di decollo che in fase di atterraggio, così come ci ha insegnato la sentenza Quintavalle n° 111689/2008.

Quindi da questo punto di vista, che è fondamentale anche rispetto ad una eventuale terza pista, la Vostra non è stata una informazione completa da tutti i punti di vista.

Una persona del comitato, non lonatese, quindi esterna a qualsiasi eventuale “scontro personale”, si è posta questo dubbio: «perché quando ad Agosto, siamo andati con il banchetto alla festa della Pro Loco non ci hanno chiesto di organizzarla insieme questa serata, lo avremmo fatto molto volentieri, se lo scopo della serata era quello di informare?»

Noi abbiamo fatto decine di banchetti dove abbiamo incontrato moltissime persone, a tutte abbiamo spiegato gli effetti negativi per il progetto della Terza Pista. Ecco, non siamo i depositari della verità, ma sicuramente avremmo potuto contribuire anche noi a portare informazione in una serata organizzata insieme.

Noi riteniamo che se, si vuole bene a Lonate Pozzolo, si supera il rischio di sentirsi “strumentalizzati” o “politicizzati” per una risposta che va nella direzione di prendere una posizione senza se e senza ma contro chi vuole la distruzione della parte più bella e caratteristica di Lonate.

Non è una questione apartitica o apolitica, è una posizione di amore verso il proprio paese. E su questa situazione il ruolo di tutti noi,associazioni, comitati o anche semplici cittadini è quello di dire “NO ALLA TERZA PISTA”. Da questo punto in poi, si deve partire per ragionare su come rendere questo aeroporto compatibile con il territorio.

Ringraziamo la PRO LOCO (non ci stancheremo mai di farlo) per tutto quello che ha fatto per il comitato Viva Via Gaggio, sin dal primo momento in cui ci siamo affacciati sul “panorama lonatese” fino all’ultima iniziativa di poesia e musica da qualche settimana fa.

Cogliamo subito la disponibilità rivoltoci dal Presidente Verderio, a cui chiediamo l’impegno di organizzare TUTTI INSIEME la “camminata del bambin” del prossimo mese di dicembre.

Una tradizione lonatese, che sicuramente in questo momento, al di là di procedure di VIA, di osservazioni, o serate pubbliche, dovrà vedere TUTTO il paese di Lonate Pozzolo UNITO e coinvolto per affermare con forza: «È da secoli camminiamo in Via Gaggio e vogliamo continuare a farlo…diciamo NO alla Terza Pista».

Comitato Viva Via Gaggio
per la Difesa del Parco del Ticino
contro la Terza Pista di Malpensa

One response to this post.

  1. […] Una situazione simile l’avevamo vissuta qualche mese fa, dopo la polemica con la PRO LOCO (o con qualche suo rappresentante) che si era permesso di dare una libera interpretazione, rispetto ad una frase estrapolata dal suo contesto originario e montata ad arte per screditare il Comitato Viva Via Gaggio. Lettera alla PRO LOCO […]

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