Il Consiglio Regionale lombardo oggi va in gita in zona Malpensa. Decolla la passerella. La seduta è pubblica e in uno stato democratico vagamente dignitoso si dovrebbe garantire la possibilità dei cittadini di poter assistere ai lavori. Non è così. Vergogna. Un motivo in più per compiacerci della nostra scelta di non essere intervenuti ai cancelli della vergogna, con striscioni, manifesti e cori vari. In epoca pre-internet, questi strumenti erano un’occasione importante per acquisire visibilità. VivaViaGaggio, in questi sei mesi, ha dimostrato di aver ottenuto più visibilità non con le grida ma con i discorsi; non con la protesta, ma con la proposta. Più di duemila firme per la petizione, 1700 amici facebook, 1120 voti al censimento nazionale Fondo Ambiente Italiano (7° posto italiano). Senza un ufficio stampa, abbiamo collezionato un centinaio e più di passaggi sui mezzi di comunicazione. Tutto questo, per la causa di Via Gaggio, del Parco del Ticino, della ragione.
Una giornalista accorsa a Volandia stamattina ci ha chiamato stupita: «Perché VivaViaGaggio non è qua a manifestare»? Abbiamo risposto.
Regione, ragiona!
…e anche oggi, continuiamo a votare Via Gaggio nel Censimento dei Luoghi del Cuore del Fai.