
Anche di questa foto parleremo a breve.
Buon Mercoledì 9 Giugno. Via Gaggio c’è ancora e ancora c’è speranza. Ieri è stato il grande giorno, il primo dei grandi giorni. «La Regione incontra Malpensa e il suo territorio», titola VareseNews. L’aggettivo possessivo è inquietante. A chi è riferito: alla Regione o a Malpensa? Altrove il ricco presidente di Sea, Avvocato Giuseppe Bonomi, uomo molto vicino alla Lega Nord, afferma orwellianamente: la terza pista «ha un beneficio indubitabile sul territorio». Ancora una volta, il territorio. Compresi quei trecentotrenta ettari di brughiera che Malpensa, espandendosi ancora, vorrebbe far propri e inghiottire, radendo al suolo natura, storia e cultura. Quella di Via Gaggio, per esempio. Via Gaggio si protegge, non si distrugge. La Regione Lombardia davvero permetterà tutto questo? Regione, ragiona!
…e comunque, noi non siamo in vendita. Sea e i politici in passato lo hanno imparato: i Comitati sono solo delle più o meno innocue scocciature, da addomesticare in questo o quel modo, i Comitati servono solo per concedere (per Sea) e ottenere (per quelli del Comitato) qualcosa in più. Sea e i politici non sanno che noi siamo diversi. Noi non chiediamo niente di più e niente di diverso da quello per cui migliaia di persone stanno aderendo alla nostra petizione. Molti hanno già firmato, molti firmeranno a breve.
I numeri di oggi: gli amici Facebook sono diventati 1.433. Nelle ultime ventiquattro ore, sono stati aggiunti 23 nuovi amici.
Nel Censimento del Fondo Ambiente Italiano, Via Gaggio si mantiene al 4° posto. Via Gaggio ora vanta 954 voti. Il terzo posto è a quota 1031, il quinto ne ha 784. Noi vogliamo puntare in alto, noi vogliamo invitare tutta Italia a osservare la minaccia di eco-scempio che verrà.
Per ora ci lasciamo con l’inquietante quesito di un pilota di aerei di linea. Lui a Malpensa decolla e atterra dalla cabina di pilotaggio. Ci ha contattato via email: «avete affrontato la vicenda dal lato di “perché serve una 3° pista”? quando le 2 che ci sono vengono utilizzate al 40% rispetto alla loro reale capacità di traffico? Perché prima non si incrementano i movimenti su queste due poi eventualmente si pensa ad una 3° pista?, la strada per incrementare i movimenti c’è basta solo volerla percorrere rinunciando al “Business” della 3° pista».
Email come queste continuano ad arrivare numerose. A scriverle sono addetti ai lavori, sono economisti, sono lavoratori di Malpensa. Il disgusto è comune.
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