Archive for Maggio 2010

SECONDI IN ITALIA!

Aggiornamento del "podio" del Censimento Fai - 31 maggio 2010 ore 18.00

Da giorni invitiamo a votare VIA GAGGIO come luogo del cuore nel Censimento nazionale del Fai. Oggi i nostri amici Facebook – e non solo Facebook – ci hanno preso sul serio: nel giro di poche ore abbiamo ricevuto una valanga di voti, che ha catapultato Via Gaggio al secondo posto fra i luoghi da salvare di tutt’Italia.

Questo censimento sembra fatto su misura per via Gaggio. Adesso qualcuno ci vorrebbe rassicurare dicendo che fino al 2017 non si toccherebbe niente. Ah sì? Ci viene offerta una salvezza a tempo? Non scherziamo, per favore. Via Gaggio non si tocca, né ora né mai. Il Censimento del Fai, assieme alla raccolta firme e alle nostre altre iniziative, servirà per attribuire una volta per tutte il ruolo che spetta a Via Gaggio: un patrimonio da tutelare, non da distruggere. Un patrimonio di tutti, non la proprietà privata di una Società per Azioni.
Giù le mani da Via Gaggio, è tutta Italia che lo dice!

Regione, ragiona. Via Gaggio è di tutti, non è di Sea.

E via Gaggio è il simbolo di un affare molto più grosso. Noi presidiamo, non lasceremo passare. E siamo sempre di più.

LA VIGILIA

Dobbiamo raggiungere e informare soprattutto chi non ha internet.

Cogliamo l’occasione per ricordare di votare Via Gaggio nel Censimento FAI Fondo Ambiente Italiano dei luoghi del cuore, i luoghi da salvare. Attualmente Via Gaggio è 6° assoluta in Italia. Abbiamo i numeri per arrivare primi. Ce lo meritiamo. Via Gaggio è in pericolo di vita. Più da salvare di così. Per votare, clicca qui.
Grazie. A nome della Natura.

I BUONI FRUTTI DELLA RACCOLTA

Domenica 30 Maggio in via Gaggio. Foto: © Comitato WVG

Nel fine settimana il Comitato Viva Via Gaggio, per la raccolta firme, si è fatto in quattro:

1. Sabato 29, h. 10.00 – Lonate Pozzolo, Monastero S.Michele, concorso fotografico “Via Gaggio, Un Tesoro Da Salvare”. Firme: maggiorenni – 26, minorenni 16

2.  Sabato 29, h.15-19  – Tornavento,Via Gaggio. Firme: maggiorenni – 100, minorenni 5

3.  Domenica 30, h.10-19  – Tornavento,Via Gaggio. Firme: maggiorenni – 209, minorenni 16

4.  Domenica 30, h.10-19  – Turbigo, Bicipace. Firme: maggiorenni – 135, minorenni 16

Totale firme del fine settimana: 470 maggiorenni – 53 minorenni
Totale complessivo: 728 maggiorenni – 63 minorenni

Dal conteggio mancano ancora i risultati dei simpatizzanti del comitato, che si sono impegnati in una raccolta di firme in ambienti più ristretti.

Quello che i numeri non dicono è il grande entusiasmo che respiriamo attorno ai banchetti. Non siamo degli ingenui, sappiamo che l’obiettivo è arduo da raggiungere. Rispetto a prima, però, ora abbiamo la consapevolezza di un ampio e diffuso sostegno popolare. Questa è una grande forza! Le persone si avvicinano a noi, firmano e ci dicono «Grazie per quello che state facendo». Quella gratitudine ci ripaga della grande fatica, legata all’organizzazione delle tante attività del Comitato.

Sempre detto, noi: il nostro primo nemico è la rassegnazione. Guai a chi dice «ormai». Ormai niente. «Tanto ormai la fanno»: chi lo ha deciso?

Prossimo banchetto di raccolta firme: la camminata serale di domani.

ANCORA SI FIRMA, NON CI SI FERMA

Foto: © Comitato WVG

Diciamo la verità, raccogliere le firme in via Gaggio è un po’ come giocare in casa. Eppure star lì non è una scelta di comodo, ma un preciso dovere. Siamo lì a presidiare la via, siamo lì a raccontare ai visitatori di via Gaggio che quelle passeggiate, biciclettate o corse che tanto amano presto verranno rese impossibili. Da chi? Dalla scelta scellerata di Sea. O meglio, dalla scelta logicissima di Sea, una Società per Azioni che vuole incrementare i suoi utili. Una Società per Azioni, che gioverebbe di un assurdo favore da parte di Regione Lombardia, capitata dall’ecologista Roberto Formigoni. Lo stesso Formigoni che, nella campagna elettorale di pochi mesi fa, amava farsi riprendere con la telecamera mentre biciclettava amabilmente per Milano. Ecco, quello stesso Roberto Formigoni ora avvallerebbe il piano industriale di Sea (terza pista ma anche-e-soprattutto il devastante polo logistico, che ammazzerà trecentotrenta ettari di brughiera). REGIONE, RAGIONA!

VIA GAGGIO È DI TUTTI, NON È DI SEA.

VIA GAGGIO È UN BENE PUBBLICO, NON DEVE DIVENTARE UNA PROPRIETÀ PRIVATA.

Questo e altro racconteremo, spiegheremo, mostreremo con piantine a chi si recherà al nostro banchetto dalle 10 alle 19 in via Gaggio a Tornavento di Lonate Pozzolo, all’altezza della sede del Parco del Ticino. Un altro nostro banchetto è presente a Bicipace – Turbigo.  Ai maggiorenni è chiesto di venire, muniti di carta di identità. Possono firmare anche i minorenni, su fogli a parte. La loro adesione sarà simbolica, ma ugualmente molto importante. In questa fase della campagna, ci stiamo affidando molto alla Rete. Non tutti però bazzicano in Internet, ci affidiamo al tuo passaparola per la diffusione capillare della nostra iniziativa.

Ricorda: il nostro nemico numero uno non è la terza pista, ma l’indifferenza. L’indifferenza e la rassegnazione assieme. Risvegliamo queste comunità dal coma civico nelle quali sono placidamente piombate.

«Tanto ormai la fanno…». Tanto ormai un corno! Chi ha deciso che la faranno? In nome di chi? Non nel mio. Giù le mani da Via Gaggio. Non si azzardino nemmeno. È criminale non tanto fare la terza pista e toccare via Gaggio, ma anche solo pensarlo.

Detto questo, Buona Domenica a tutti. O quasi.

WVG IS SPONSORED BY…

Virginio Rossetti (a sinistra) e Massimo Macchi in via Gaggio. Foto: © Famiglia Rossetti.

Lo ripeteremo a perdifiato: la brutta storia della terza pista di Malpensa non riguarda solo via Gaggio, ma un’area ben più vasta. L’interesse per la sporca faccenda varca i confini di Lonate Pozzolo e si propaga per tutta la provincia, la regione, il Nord Italia. E perché fermarsi qui? L’assurdità non ha confini, tutti devono sapere.
Via Gaggio è, però, il simbolo, la vittima sacrificale. Anche la terza pista è solo un simbolo, il simbolo della distruzione ambientale che verrà. Un simbolo che comprende e sottende un polo logistico molto più esteso di una striscia di asfalto. Da qui, l’esigenza prossima ventura di trecentotrenta ettari extra. La Sea S.p.A. non può pensare ai suoi affari e agli affari suoi all’interno del suo orticello di 900 ettari attualmente a disposizione? Non è forse abbastanza?

Via Gaggio non si tocca, Via Gaggio non si baratta. La Via Gaggio è di tutti, non è di SEA.

Via Gaggio è Natura, è Storia, è Cultura e società. Nel 1993 è stata ripristinata a uso civile e offerta al pubblico tutto, per la gioia di chi vuole concedersi dei momenti di quiete in mezzo al verde. Diciassette anni fa, a condurre la pacifica ma decisa battaglia contro i militari per il diritto all’uso e per il ripristino dell’area, furono dei volontari del luogo, così come il Comitato VivaViaGaggio oggi. Un grande numero di innamorati di Via Gaggio e dell’area naturale tutta furono anche persone illustri, come per esempio Virginio Rossetti, storico proprietario delle omonime cave di Lonate Pozzolo. Anche e soprattutto sua memoria, il figlio, Giovanni Rossetti, attuale presidente delle Cave Rossetti, ha deciso di sostenere la causa di Viva Via Gaggio. Un aiuto che si manifesta in molteplici forme, tutte molto utili. Anzi,indispensabili . Non ci dilungheremo in elogi e ringraziamenti nei confronti di Giovanni Rossetti, conoscendo il suo assoluto disinteresse a celebrazioni e incensazioni personali. Giovanni Rossetti delle Cave Rossetti è con noi solo per una questione affettiva, quella che muove il Comitato tutto. «Mio padre Virginio assieme ad altri fu uno dei primo sostenitori del recupero dell’allora abbandonata via Gaggio e proprio per questo motivo, sapendo quando ci teneva Papà, in sua memoria vorrei per quanto possibile seguire le sue orme». Così ci scrive Giovanni Rossetti. E noi con orgoglio continuiamo la nostra azione anche per lui e con lui.

Giovanni Rossetti c’è ed esprime apertamente il suo sostegno, per noi preziosissimo. Grazie a lui.

In questi mesi di attività, VivaViaGaggio ha registrato le voci di tantissimi estimatori e di pochi denigratori. Pochi, ma feroci. Si annidano dietro gli schermi di computer, lasciano commenti al veleno sugli spazi internet, si fanno forti dell’anonimato. Gli attacchi – ripetiamo, pochi – grondano di ingiurie, scherni e falsità. Da oggi in poi insultare il Comitato Viva Via Gaggio significa insultare non solo i 1.200 amici Facebook, non solo gli ancor più numerosi sottoscrittori della petizioni, ma anche l’industriale Giovanni Rossetti, di certo non un eco-invasato™, un fastidioso ambientalista (come se dire ambientalista adesso fosse una parolaccia, vero?), un esibizionista del “partito del NO”.

VivaViaGaggio continua la sua azione. VivaViaGaggio si rivolge alla Regione Lombardia: Regione, ragiona! Non permetta lo scempio.

LA CHIAREZZA NON È CHIARA

Via Gaggio è di tutti, non è di SEA. Foto: © Comitato Viva Via Gaggio

Ieri VareseNews ha pubblicato una lettera di Alessandro Quaglia, membro di un sito di appassionati degli aeroporti lombardi.
L’intento della lettera è di chiarire, ma continuiamo a vederci poco chiaro.
Apprezziamo quantomeno lo stile garbato della missiva: altrove sono piovuti insulti, denigrazioni, calunnie. Di loro ci occuperemo domani. Ecco la lettera di Alessandro Quaglia.

Ed ecco la risposta di Walter Girardi, del Comitato Viva Via Gaggio:

Egregio direttore e cari lettori di Varesenews,
la lettera del Sig. Alessandro Quaglia è la prova che chi vuole a tutti i costi la terza pista di Malpensa non sa nemmeno quali saranno gli impatti che questa infrastruttura porterà con sè, forse perché non si conosce a fondo il territorio o molto più probabilmente perché non ci si vuole preoccupare per niente del territorio.
Essendo nato da queste parti (Tornavento) mi permetto di fare le pulci alla lettera del Sig. Quaglia proprio per mettere in evidenza, nero su bianco, le enormi imprecisioni e mi consenta anche le enormi castronerie contenute.
Punto primo: nessuno e dico nessuno ha visto l’atto di cessione della proprietà di alcuni dei terreni demaniali (non tutti, la stessa Via Gaggio è comunale e non è stato richiesto nessun esproprio, cosi come per alcuni terreni privati); della cessione esistono solo articoli di stampa, da anni sia il Ministero della Difesa che il Ministero dei Trasporti negano l’accesso a questi anni in palese violazione della legge 241/1990 e successive modifiche.
Punto secondo: o il Sig. Quaglia ha ragione e di conseguenza il Mitre sbaglia…oppure è il contrario. Nel senso che prendendo in esame lo studio Mitre è ben individuabile dove si trovi Via Gaggio: sotto la linea della Terza Pista!!!
Sulla bontà dello studio poi mi si permetta di osservare come non sia uno studio “indipendente” nel senso che la richiesta di SEA alla Mitre è stata quella di dire progettami la terza pista, fai il possibile per dire che li ci sta, mentre a rigor di logica la richiesta sarebbe dovuta essere “caro Mitre, visto che ho due piste vicine e sto costruendo il maniglione a sud che le unisce, fino a che punto posso potenziare il mio aeroporto. Tieni presente caro Mitre che questa volta, a differenza della scorsa, devo rispettare TUTTE le leggi europee e nazionali”.
Il fatto che il Sig. Quagli ignori completamente la questione Via Gaggio e Brughiera emerge quando lui stesso afferma “mi preme però sottolineare che la costruzione della pista in sè non cancellerà via Gaggio e il polmone verde ma al massimo ne devierà 300 metri”.
Devierà 300 metri? Verso dove….verso Lonate…verso la superstrada 336? Inconcepibile.
La ciliegina sulla torta però la si ha nel momento in cui si parla degli arbusti di poco valore e piante di poco pregio. Capisco che essere esperti è un conto…ma un conto è esserlo di aeroporti e aerei e un conto è esserlo di piante, biosfera, flora e fauna, concetti secondo il mio modesto parere estranei a chi vuole a tutti costi la terza pista.
E poi dobbiamo smetterla di richiamare le esercitazioni dei militari, siamo nel 2010 e queste sono finte a metà anni 80.
Quanto alla cartografia a cui il Sig. Quaglia fa riferimento come base delle sua affermazioni, la possiamo tranquillamente definire “pubblicità” nel senso che sono proiezioni, nemmeno in scala che fanno parte della presentazione fatta da SEA e ADR alla presidenza del Consiglio dei Ministri di alcuni mesi fa. Quindi una cartografia assolutamente non idonea e non veritiera di tutto quello che oggi esiste in quella zona di
territorio. Ci invita a chiedere informazioni a SEA, ENAC, REGIONE? Faccio presente una semplicissima cosa, alcune settimane fa, durante l’incontro per i piani di rischio tra ENAC e alcuni sindaci del territorio sono state mostrate delle cartine dove veniva simulato l’effetto dei piani stessi, bene nelle cartine di ENAC, ente ministeriale, il tracciato della 336 (non quello di Via Gaggio) non era nemmeno presente, così come non
erano presenti altre costruzione fatte negli anni 80.
Quanto alla zona logistica, mi si deve spiegare perché questa interromperà la Via Gaggio e la terza pista no?
Dobbiamo essere sinceri ed esserlo fino in fondo. SEA negli ultimi anni sta cercando di diventare proprietaria di tutti i terreni demaniali e anche privati, ricompresi tra la S.P. 14 dei Molinelli (la linea del Piave), la S.S 336 e la S.P. 527 Bustese che conduce da Lonate a Tornavento, con un interessamento dei terreni privati a sud della S.S. 336 riconducibili a Via S.ANNA e Via del Gregge a Tornavento fino alla rotonda
dove si trova il Mobilificio Moro.
E questo sta scritto nero su bianco sulla documentazione presentata da SEA per la riapertura del piano d’area di Malpensa.
Come vede direttore noi siamo più che informati e siamo decisamente contrari al fatto che tutta quest’area di oltre 330 ettari venga inglobata nel sedime aeroportuale. Difatto la terza pista rappresenta il cavallo di troia per permette il più grande scempio ambientale della provincia di Varese, della Lombardia e della Padania…visto che chi parla di Padania dice di difendere la terra dei nostri padri.
Il Sig. Quaglia poi si dimentica di citare a frazione di Tornavento,anch’essa destinata a sparire per colpa della terza pista. Come è possibile ignorare una frazione intera dove vivono oltre 400 persone? Se questo è il rispetto per gli individui, Dio ci salvi!!!
Prima di venire additato come “bugiardo”…invito lei direttore, il Sig. Quaglia e tutti i lettori a venire martedì 1 GIUGNO a Lonate Pozzolo alle ore 20.45 per la camminata serale “Via Gaggio ha la luna, facciamogliela passare” dove camminando insieme lungo tutto il percorso di Via Gaggio arriveremo alla Piazza di Tornavento, e ci renderemo conto di persona e “dal vivo” delle stupende bellezze naturali che verranno
irrimediabilmente cancellate dalla terza pista di Malpensa e dai progetti espansionistici dell’aeroporto.
Un cordiale saluto
Walter Girardi, Comitato Viva Via Gaggio.

Ad Alessandro Quaglia hanno risposto due cari amici di VivaViaGaggio: Francesco Calò e Marina Premoli.

MAI DIRE… ORMAI

Ritrovati bellici, ora in mostra nell'Ecomuseo (che verrà) di Via Gaggio - Foto: © Comitato WVG

Dal primo giorno abbiamo parlato di Via Gaggio come di un simbolo. Il simbolo della Natura, della Storia e della Cultura che resistono di fronte all’aggressione, all’invasione distruttrice e cementificatrice del piano industriale della Società per Azioni dell’Aeroporto di Malpensa. Una Società per Azioni che, non contenta dei novecento ettari del suo recinto, ora mal pensa di espandersi ancora, passando come un rullo compressore sopra tutto e tutti, in spregio al territorio circostante.
Questa brutta, bruttissima storia non riguarda solo Via Gaggio (anche se già da sola basterebbe per chiudere la questione). Questa brutta, bruttissima storia varca i confini di Lonate Pozzolo. La andremmo a raccontare anche a Lampedusa, sicuri di attirare l’interesse e l’orrore delle popolazioni locali.
I livelli di coinvolgimento sono vari, a seconda della distanza dall’epicentro dell’eco-sisma annunciato: fra le tante, c’è una questione prettamente ambientale, ce n’è un altra più sociale (l’esproprio della terra e la deportazione di una parte degli abitanti della frazione di Tornavento) e poi c’è anche la questione affettiva. L’affetto di chi conosce, vive, abita via Gaggio e non può vedersela scappare, non può vedersela scippare.
Il numero di persone che frequenta via Gaggio è impressionante. Soprattutto nei fine settimana di bel tempo pare di essere nel corso centrale di una grande città. Con la differenza che in via Gaggio il grande numero non crea confusione, ma amplifica la pace e la quiete.
Questa settimana ha segnato l’inaugurazione di una fase nuova per il Comitato: quella politica. Molti politici, sia di centrosinistra che di centrodestra, si sono avvicinati a noi, hanno apertamente aderito alla nostra petizione apponendo la loro firma, ci sostengono con dei comunicati e dichiarazioni. Dal primo momento la linea ufficiale espressa nelle riunioni del comitato è stata la stessa: benvenuti tutti i politici, di qualunque appartenenza. Strumentalizzazioni? Per piacere! In ogni caso sapremo come metterli alla prova. E lo faremo già con l’annuncio della nostra prossima iniziativa, che renderemo pubblica nel corso della passeggiata serale del 1° Giugno. Avremo bisogno dell’aiuto dei politici, vedremo se ce lo concederanno.

Chi non si è avvicinato a noi, chi ci ha – pur gentilmente – chiuso la porta in faccia è la Lega Nord di Lonate Pozzolo. I rapporti personali sono ottimi, ma sulla vicenda specifica loro restano distanti. Eppure la pensiamo allo stesso modo. Paradossale, vero? Ecco il mio nuovo appello alla Lega Nord di Lonate Pozzolo, pubblicato già ieri sul blog dei Democratici Uniti di Lonate Pozzolo.

Viva Via Gaggio e la Lega Nord di Lonate Pozzolo la pensano nella stessa maniera: vogliamo bene a Via Gaggio. Molto bene. Vero?
La discordia arriva dopo: noi di Viva Via Gaggio siamo pronti a difenderla ad ogni costo (in quanto consideriamo via Gaggio NON in vendita), la Lega Nord – in nome di un “fatalismo responsabile” – più o meno dice: «visto che oramai la terza pista di sicuro si farà, andiamo a trattare con SEA e chiediamo più benefici possibili per il territorio». Qua sta l’errore della Lega Nord: se stanno per assassinare un tuo caro, come si può dire «oramai»? Se vedessi un tuo caro in pericolo di vita, ti getteresti in suo aiuto anche di fronte a un plotone di esecuzione con le armi cariche. O no?
E poi, chi ha già deciso che la terza pista si debba fare per forza? Me lo si porti davanti, così da guardarlo in faccia. In nome di chi ha deciso?
Se amiamo Via Gaggio, come possiamo usarla come merce di scambio?
Via Gaggio è la parte più bella di Lonate Pozzolo, quella più pura. Un tempio di natura, cultura e storia. Un luogo in bella mostra per tanta gente che viene anche da fuori. Via Gaggio, in mezzo a tanto schifo lonatese (malavita, malaffare, omicidi, denunce, arresti, sturpi, furti, risse, schiamazzi) , è l’orgoglio di Lonate Pozzolo.
Via Gaggio è un nostro caro, è vita della nostra vita. La nostra linfa.
Cari amici della Lega Nord, barattereste mai la vita di vostra madre per soldi o qualsiasi altra cosa? Barattereste mai la vista di un vostro figlio per soldi o qualsiasi altra cosa?
Spero di no, sono sicuro di no.
Con Via Gaggio è la stessa cosa.
Sea ha bisogno di via Gaggio per incrementare il suo fatturato. Noi ce l’abbiamo bisogno di più. E noi contiamo più di Sea.

Cari amici della Lega Nord, portate Davide Boni a camminare in Via Gaggio. Anzi, lo invitereremo alla camminata serale del 1° Giugno. Nel frattempo, per la vostra scelta, dimenticatevi di Davide Boni e della sua carriera politica. Voi conoscete, lui no. Voi che sapete, mettetevi una mano sulla coscienza. Agite nel nome di Lonate Pozzolo, non del portafogli di Giuseppe Bonomi: Via Gaggio si può ancora salvare. (e ovviamente Via Gaggio è solo un simbolo, in gioco c’è molto di più. Allo stesso modo, si parla di terza pista, ma lo scempio comporta ben altro)

Unitevi assieme a noi per difendere Lonate Pozzolo e non la Sea. Cara Lega Nord, questa battaglia vi appartiene, vi assomiglia. Voglio vedervi a fianco di VivaViaGaggio.

Via Gaggio è di tutti, non è di SEA.

Lega Nord, VivaViaGaggio vi aspetta (vedete, non mollo. Eh!)

VIA GAGGIO TRA SPERANZA E FOLLIA

L'autrice del logo di VivaViaGaggio (© riproduzione riservata) è Serenella "Speranza" Noseda

Finchè c’è via Gaggio c’è speranza.

Allora chiamatemi Speranza perchè io so che insieme possiamo salvarla.
È palese che nella faccenda della terza pista ci siano tutti gli interessi del mondo tranne quello dei cittadini, che rimangono sempre e comunque le ultime ruote del carro (e in certi casi come a Samarate, anche del carroccio). In tanti dicono che i giochi sono già stati fatti, ma è un modo vile di demotivare le persone e togliergli anche solo la voglia di provare a combattere. Non sono un’ambientalista e non ho esperienze in politica, sono entrata a far parte di questa cosa prima ancora che nascesse il comitato, mossa dal desiderio di smetterla di subire le decisioni di chi è al potere e di fare qualcosa per salvare il territorio, che vedo distruggere giorno dopo giorno sotto i miei occhi. Per me la terza pista è solo l’ultima delle speculazioni edilizie (camuffata da bisogno per l’expo 2015 che ha il titolo si noti bene Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita), WVG è il mio modo di alzare la testa, è il mio modo di dire che ci sono anche io, è il mio modo per dire alla gente: svegliatevi il territorio è nostro e possiamo ancora salvarlo!

La mia è follia? Lo spero «perchè coloro che sono abbastanza folli da pensare di cambiare il mondo,sono quelli che poi lo fanno…» (Mahatma Gandhi)

Serenella  Speranza Noseda

 

…e anche a Reggio Emilia si abita in Via Gaggio!

 

«LA LEGA NORD È IN PROFONDO IMBARAZZO»

 

Foto: © WVG

«La Lega Nord è in profondo imbarazzo», così ho definito l’atteggiamento leghista nei confronti della mal pensata della terza pista. Il riferimento specifico portava dritto a Samarate, ma il concetto è generale. Il quotidiano La Provincia oggi ha ripreso la dichiarazione, usando nel titolo il verbo «attaccare». Beh, più che attaccare, io mi sono limitato a constatare: la Lega Nord ha fatto della difesa del territorio un suo storico cavallo di battaglia. E lo ha fatto in maniera veramente credibile. Ora la S.p.A. SEA – primo azionista, Comune di Milano – invade parte del territorio, la parte più bella, il vero centro storico, di Lonate Pozzolo e la Lega Nord che fa? Dice che la terza pista s’ha da fare e si lascia andare a un “fatalismo responsabile”: visto che oramai la terza pista non si può più fermare, andiamo a trattare con la Sea e cerchiamo di ottenere più benifici possibili. Chi ha deciso che la terza pista si debba fare per forza? In nome di chi ha deciso?

Ehi, il territorio, l’ambiente, la qualità della vita non sono in vendita. Tantomeno in svendita. E la faccenda non si ferma certo a Lonate Pozzolo.

La S.p.A. SEA ha già 900 ettari per ingegnarsi su come massimizzare i propri profitti. Buon lavoro. La terza pista – e tutto quello che sta attorno – servono al sistema aeroportuale italiano oppure alla S.p.A. SEA?

Perché Regione Lombardia è favorevole allo scempio ambientale prossimo venturo? Regione, ragiona!

È un’illazione o è una verità quando si afferma che il milionario presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, è un uomo vicino – anzi, molto vicino – alla Lega Nord?

Nel Comune di Nosate, per la cronaca, la Lega Nord ha votato una mozione contro la Terza Pista. Interessante. Le loro ragioni sono da approfondire e da condividere.

VIVA VIA GAGGIO (per brevità: WVG)

Il Cielo Su Via Gaggio - Foto: © Comitato Viva Via Gaggio

Da un po’ di tempo a questa parte, i giorni sono lunghi anni: finisce la settimana e ti viene da cambiar calendario. L’attività del Comitato Viva Via Gaggio (per brevità: WVG) è intensissima e le polemicuzze che ci ronzano attorno richiedono qualche energia in più.
Vogliamo liquidare la storia dei politici sinceri o non sinceri? Liquidiamola: i processi alle intenzioni sono una pratica oramai desueta, un po’ come la parola desueta. Il Comitato WVG saprà presto mettere i politici alla prova con una nuova iniziativa, per la quale sarà necessaria la loro collaborazione. Se collaborano, saremo felicissimi. Non collaborano? Amici come prima. Noi crediamo che gli amministratori aderenti alla nostra iniziativa vorranno fare l’impossibile, perché il mancato raggiungimento del nostro obiettivo per loro significherà il fallimento politico. Non vorranno essere certo ricordati come dei falliti, vero?

Qual è l’iniziativa? La annunceremo durante VIA GAGGIO HA LA LUNA, la Camminata Serale del 1° Giugno.

PETIZIONE: L’elenco delle date in cui è possibile firmare si è allungato. Controlla i nuovi appuntamenti. Ricordiamo la ricerca di volontari ai banchetti, accettiamo disponibilità anche solo per un paio d’ore in questa o quella data. Contattaci a vivaviagaggio@gmail.com oppure al 3475151219

Da tutte le parti d’Italia ci arrivano messaggi di solidarietà, l’assurdità della terza pista e di tutto quello che vogliono far sorgere attorno, con la conseguente devastazione ambientale, non lascia insensibili anche chi non è direttamente interessato dalla violenza prossima ventura. C’è chi ci lascia dei messaggi, c’è chi ci chiama e c’è chi… guarda qua.

A proposito di video, abbiamo pubblicato una videochiacchierata con Antonio Andreola. WVG è capace non solo di proteste, ma anche di proposte. La proposta di Antonio Andreola riguarda la costruzione di una centrale solare fotovoltaica, internamente al sedime aeroportuale esistente, come rimedio ai bilanci esangui della Società per Azioni mal pensante. Torneremo a parlarne.

Questa mattina qua su Via Gaggio piove. Ma splende la speranza. Chi ha deciso che la terza pista di Malpensa si debba fare per forza? In nome di chi?

REGIONE, RAGIONA!

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